Il 13 maggio 1931 Giuseppe Cipriani Senior apriva l’Harry’s Bar a Venezia dove la moglie di Giuseppe, Giulietta, aveva trovato il posto perfetto: un ex magazzino di corde in una strada senza uscita. All’epoca non esisteva ancora un ponte che lo collegasse a Piazza San Marco, quindi i clienti non potevano limitarsi a passare, dovevano venire appositamente. L’arredamento originale così come l’iconico logo del barman furono ideate da un cliente, il Barone Giovanni Rubin de Cervin, direttore del Museo Navale. Elegante, ma informale, l’Harry’s Bar è il luogo dove i clienti si sentono come dei locali e i veneziani si sentono all’estero. Nei suoi 92 anni di storia, l’Harry’s Bar, è stato testimone del XX secolo a Venezia, e come tale è stato dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali Italiano, riconoscimento mai attribuito ad un locale pubblico.